Alessandro Zaccuri, Avvenire.it, 16.10.21
“Prima o poi, finisce sempre che si ritorna a casa. Vale anche per Mathias Énard, uno dei più acclamati e innovativi scrittori contemporanei. Francese, classe 1972, da una ventina risiede a Barcellona, dove insegna letteratura araba all’università. La sua formazione di orientalista gioca un ruolo rilevante in Bussola, il romanzo con il quale nel 2015 ha vinto il premio Goncourt. Adesso Il banchetto annuale della Confraternita dei Becchini (traduzione di Yasmina Melaoulah, e/o, pagine 480, euro 19,00) comporta un deciso cambio di scenario: non più il Medio Oriente assolato, ma i paesaggi brumosi della zona di Niort”.