C. Tucci, Scuola24, 11 settembre 2019
C’è un segmento della scuola italiana che funziona piuttosto bene, ma purtroppo è poco conosciuto da famiglie e studenti: è l’istruzione tecnica e professionale. I numeri parlano di un paradosso di casa nostra. Che da noi i percorsi subito “tecnico-pratici” siano un passepartout per il lavoro ce l’ha ripetuto ieri persino l’Ocse: il 68% dei 25-34enni con una qualifica tecnico-professionale ha un impiego. Si tratta di una percentuale «simile» rispetto ai laureati; e viaggiamo addirittura «in controtendenza» rispetto alla maggior parte degli altri paesi Ocse dove il tasso di occupazione è superiore per i giovani adulti laureati. Eppure al momento della scelta della scuola secondaria questi dati non vengono pubblicizzati…