D. Novara, Avvenire, 16 luglio 2021
Emerge un gran disagio nei nostri ragazzi che a scuola si sentono come degli ospiti o persone di passaggio, lì parcheggiate senza capirne bene il motivo. Da tempo denuncio che la scuola italiana ha un arretramento pedagogico significativo rispetto agli altri Paesi europei, abbarbicata com’è nel mito della lezione frontale e di un giudizio ancora veicolato da numeri utilizzati con la precisione di Guglielmo Tell.