Alessandro Banfi, TgNews24.com, 29.11.21
“Ennesima riforma delle regole per l’ingresso dei nuovi docenti. L’abilitazione dei prof cambierebbe, secondo il progetto dei ministri Bianchi e Messa, con l’obbligo di 60 crediti, 36 per i precari e 24 di tirocinio. Perplesse le università.
Claudio Tucci e Eugenio Bruno per il Sole 24 Ore.
«La scuola resta un mondo a parte. A memoria non c’è un’altra professione che abbia cambiato le regole d’accesso per sei volte in 20 anni. Ed è quello che sta invece per succedere agli aspiranti insegnanti. Dopo Ssis, Tfa, Pas, laurea abilitante per infanzia/primaria e Fit sta per toccare ai 60 crediti formativi obbligatori (di cui 24 per tirocinio) da conseguire insieme al titolo terziario. O in parallelo. Dopodiché per salire in cattedra bisognerà comunque superare il concorso e completare l’anno di prova. A prevederlo è un progetto a doppia firma Patrizio Bianchi (Istruzione)-Cristina Messa (Università) che dovrebbe vedere la luce entro l’anno in un altro decreto Pnrr-Scuola sulle altre riforme previste dalla Missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il progetto per ora è stato solo raccontato a voce. E punta a legare la formazione iniziale dei docenti all’abilitazione attraverso l’innesto, nel percorso di laurea, o “a fianco”, di 60 Cfu. A ogni modo, 36 Cfu saranno legati a contenuti psico-pedagogici-didattici, mentre i restanti 24 Cfu sono di tirocinio”.