Luca Liverani, Avvenire.it, 13.11.21
“La didattica a distanza, spauracchio per tanti studenti, può essere anche la soluzione alle loro difficoltà a seguire le lezioni via web. Fino a diventare un antidoto, uno strumento agile per arruolare volontari impegnati nel contrasto alla dispersione scolastica. È il programma “Volontari per l’Educazione”, lanciato da Save the Children fin dal primo lock down. Le lezioni su internet, surrogato della scuola in presenza, sono tuttora utilizzate per le classi temporaneamente in quarantena per casi di positività. Lo stesso strumento, calibrato in percorsi individuali, è stato prezioso per 1.500 studenti a rischio tra 9 e 16 anni in 16 regioni italiane che, grazie alla segnalazione di 100 scuole e associazioni, hanno avuto accesso ad un sostegno allo studio a distanza, assicurato da 950 volontari che hanno aderito al programma nazionale lanciato a dicembre da Save the Children.
L’organizzazione ha rilanciato il progetto al Politecnico di Milano con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui). Ad oggi le adesioni di nuovi volonatari arrivano a più di 2.700 “docenti via web”, in gran parte universitari di decine di atenei di tutta Italia“.