Alessandro Zaccuri, Avvenire.it, 18.09.21
“Della scuola non si parla mai abbastanza. E anche dalla scuola, se è per questo. Mai come in questo caso il cambio di preposizione è determinante: un conto è discutere di un argomento, un altro farsi testimoni di un’esperienza. Da quasi due anni, come sappiamo, la scuola è tornata a essere tema di dibattito in sede politica, in un intreccio talvolta caotico di istanze che davvero non possono essere ridotte alle polemiche sulla didattica a distanza. Il dato ormai consolidato è che, anche in questo ambito, la pandemia ha contribuito a rendere più evidenti fragilità già radicate nella società e rimaste per troppo tempo a covare sotto l’apparenza della routine. Da qui l’impressione che parlare della scuola non sia difficile, e che parlarne male sia più facile ancora. Proprio per questo c’è bisogno di voci che vengano dalla scuola e che siano capaci di rendere conto di quell’altra quotidianità, troppo spesso misconosciuta, che anche nel pieno dell’emergenza ha continuato a scorrere”.