Marco Campione, Francesco Luccisano, il Foglio, 15 febbraio 2021
La scuola ha subito un terremoto dalla pandemia. Docenti e studenti si sono trovati all’improvviso in una relazione educativa totalmente nuova.
Chi scrive ha chiesto da subito di lavorare per un ritorno in presenza in sicurezza non perché sia contrario all’innovazione didattica, anzi. Ma perché consapevole che se l’innovazione didattica non era stata introdotta prima, non si poteva certo introdurla a forza. I docenti, le famiglie e gli studenti italiani sono stati buttati nell’acqua gelida e gli è stato detto “nuota!”. Senza però avere alcuna certezza dell’esito. Era un’emergenza, si è detto, ma non è un buon motivo per ignorare i rischi delle scelte fatte…