E. Bruno, C. Tucci, Scuola24, 02 novembre 2020
Non è un caso se i nostri vicini di casa (Francia e Germania) che hanno già optato per un lockdown più o meno morbido stiano provando a tenere aperte le scuole. Nella letteratura internazionale si va via via consolidando l’idea che le conseguenze negative legate alla cosiddetta «perdita degli apprendimenti», collegata alla chiusura della didattica in presenza e a alla sostituzione tout-court con quella a distanza, vadano oltre la carriera scolastica del singolo e rischino di abbattersi invece sull’intera collettività.