Clemente Rebora, Avvenire.it, 16.10.21
“Il fondamento della Divina Commedia è in questo: che dopo aver sentito il bisogno della vita divina, Dante si riferisce a Maria perché il passaggio a Cristo è attraverso a Maria, ed egli insegna questo vero all’umanità. Dopo aver appreso dagli insegnamenti della Chiesa, Dante mostra nel suo esempio ciò che può fare la Madonna. Il ’200 fa splendere questa verità. Maria agisce soprannaturalmente in noi. Così noi passiamo dalla cognizione religiosa puramente intellettuale alla religione vera e propria, dove agisce la Grazia. Questa è la conversione di Dante; non l’arida conoscenza di Dio, ma il rivolgersi della volontà, che da Dio prende l’indirizzo”.