A. D’Avenia, Corriere della Sera, 04 novembre 2019
Era il 3 settembre del 1908 quando Guido Gozzano, uno dei nostri poeti più grandi e meno letti, scriveva queste righe in una lettera ad Amalia Guglielminetti che amò intensamente, pur restandole a distanza, forse per l’amarezza del proprio destino: l’anno prima s’era ammalato di tubercolosi di cui morirà nel 1916 a soli 32 anni. Ma proprio lo scorrere dei giorni lo spinse a cercare ciò che poteva fermare il tempo. Dove e come?