Giuseppe Lorizio, Avvenire.it, 02.12.21
“Pubblicato da Cittadella editrice, il saggio del teologo Gianluca Bracalante esamina i risvolti teologici della saga che ha tenuto banco negli ultimi due decenni fra i lettori giovani e adulti amanti del fantasy: Harry Potter. Una lettura teologica (pagine 208, euro 15,50) . Il volume, che è aperto da una prefazione di Giuseppe Lorizio della quale anticipiamo alcuni brani, viene presentato questa sera alle 18, nella Pinacoteca di Vasto (Chieti), dall’arcivescovo Bruno Forte, dallo stesso Lorizio e da Francesca Fidelibus.
Abbiamo bisogno di ricorrere al genere fantasy per percepire, per quanto possibile, la magia della vita. E questo perché viviamo in un contesto occidentale dominato dalla ‘scienza’ e dalla ‘tecnica’. In tale contesto culturale la magia è ritenuta prescientifica o del tutto antiscientifica, mentre potrebbe anche essere interpretata come postscientifica. Il profondo bisogno del magico spiega il successo di opere letterarie e cinematografiche come la saga di Harry Potter, che Gianluca Bracalante ha voluto leggere e studiare con passione e competenza. (…) Il senso ‘magico’ dell’esistenza presenta di volta in volta caratteri inquietanti e per altri versi affascinanti. Non a torto si ritiene che la magia rappresenti il contrario dell’autentica fede e sono facilmente identificabili luoghi della Scrittura e della Tradizione cristiana che la condannano e la bandiscono, di fronte ai quali ci sarebbe da chiedersi: ma quale magia viene stigmatizzata e deve esserlo in ambito credente? Il fascino, invece, risiede nel suo rapporto col ‘mistero’ e nell’orizzonte simbolico che viene a evocare”.