R. Persico, ilsussidiario.net, 16 gennaio 2020
Chiunque abbia letto senza prevenzioni il testo incriminato non può che concordare: era né più né meno la descrizione del contesto in cui la scuola opera, come il Miur chiedeva e tutte le scuole hanno fatto. Tanto che Il Messaggero è andato subito a “pizzicare” altre scuole prestigiose, dal Visconti di Roma (“le famiglie che scelgono il liceo sono di estrazione medio-alto borghese” e “tutti gli studenti, tranne un paio, sono di nazionalità italiana e nessuno è diversamente abile”) all’Andrea Doria di Genova (i “poveri e i disagiati […] costituiscono un problema didattico”), che propongono presentazioni non proprio inappuntabili.