Eleonora Barbieri, ilGiornale.it, 03.12.21
“Anthony Aveni dice di essere «in parte astronomo, in parte antropologo», uno studioso «interessato alle altre civiltà». Origini «italiane al cento per cento», casertano/abruzzesi dal lato materno e siciliane da quello paterno («ma non parlo italiano perché ai tempi di mia nonna, se eri immigrato dovevi parlare inglese, dovevi essere americano»), Aveni è nato a New Haven, in Connecticut, nel 1938 e, per oltre mezzo secolo, è stato professore alla Colgate University di Hamilton (New York), dove è ancora emerito di Astronomia, Antropologia e Studi dei popoli indigeni d’America. È dal salotto di casa sua che risponde, con la passione che anima i suoi libri (ne ha pubblicati trentacinque) e che lo ha spinto a fondare due discipline come l’archeoastronomia e l’astronomia culturale, delle quali un esempio perfetto è il suo nuovo saggio, I racconti della creazione. I miti della genesi fra paesaggio naturale e immaginazione umana (ilSaggiatore, pagg. 288, euro 24), che è il seguito (cosmologicamente parlando) del precedente Stelle. Il grande racconto delle costellazioni”.