Marco Ricucci, Corriere.it, 16.11.21
“Il Ministro dell’Istruzione francese Jean-Michel Blanquer ha promosso la Prima giornata europea delle lingue e culture antiche. E’ stata anche redatta una Dichiarazione congiunta volta a rafforzare la cooperazione per lo studio del latino e del greco antico a firma, oltre che del ministro francese, anche dei suoi omologhi Patrizio Bianchi, Niki Kerameus (Grecia) e Prodromos Prodromou (Cipro), tutti persuasi che «il latino e il greco antico siano l’eredità viva e caratterizzante della base comune della cultura europea e mediterranea, e la linfa delle loro rispettive lingue». Da anni l’istruzione classica è sotto attacco un po’ ovunque nel mondo. Di fronte a una presa di posizione ufficiale di questo tenore, diventa ineludibile rispondere ai dubbi degli scettici: qual è il valore «reale» della cultura classica oggi nella vita quotidiana dei cittadini e delle cittadine europee? E soprattutto, che senso ha che dei teenager ancora studino le lingue classiche nella società globalizzata del terzo millennio?”