G. Ragazzini, ilsussidiario.net, 28 novembre 2019
All’inizio di Insegnanti, il bel libro autobiografico e di riflessione sulla scuola di Roberto Contu, c’è la sedia lanciata da uno studente verso un compagno davanti al costernato docente al suo esordio nell’insegnamento. Poi “le due ore assolutamente più lunghe e interminabili” della sua vita, il ritorno a casa, la moglie che lo guarda stralunata, la convinzione di non essere tagliato per insegnare. Ma è solo un flashback. L’autore (docente di italiano e storia negli istituti superiori) non solo decide di restare nella scuola invece di dedicarsi alla ricerca universitaria, ma diciassette anni dopo può dire che quella scelta la ripeterebbe “settanta volte sette”.