Anna Maria Bellesia, ilsussidiario.net, 26 novembre 2019
Colpiscono le motivazioni dichiarate dal ministro: “Non vogliamo che l’esame di Stato sia uno stress per i maturandi. Non devono esistere trabocchetti. L’esame di Stato è momento di confronto e valutazione e non una roulette. Non siamo al Casinò. Non voglio che l’esame di Stato diventi una corsa al massacro”. Caspita! Che cosa cambia, allora, per i maturandi? Il prossimo passo quale sarà? Dire per tempo agli studenti gli argomenti del colloquio?