Alberto Trevellin, ilsussidiario.net, 28 gennaio 2020
Per quanto ci si formi, per quanto si studi, la vita dell’insegnante deve attraversare la classe, passare tra le vite, spesso incrinate, a volte già spezzate, di decine di ragazzi e ragazze. E non passarci come si passa in mezzo alla folla di una piazza, ma soffermandosi su ognuno di quei volti che incontra e che lo interpellano, rallentare su quegli sguardi che pur apparendo distratti o svogliati, nascondono tante volte svariate forme di disagio…