L. Ribolzi, ilsussidiario.net, 29 luglio 2019
Sempre più spesso, nel leggere i commenti ai vari provvedimenti che interessano la scuola, trovo frasi del tipo “ha vinto il Governo”, “ha vinto l’interesse dei lavoratori” “abbiamo vinto noi”. Mai, finora, “ha vinto il buonsenso”, che in questa terminologia bellica sarebbe l’unica vittoria ammissibile. Il guardare alla scuola come ad un luogo in cui si contende non sulla qualità o sull’efficienza, ma sull’esercizio del potere, mi sembra non solo una cosa riprovevole, ma il messaggio più diseducativo che possiamo mandare ai ragazzi, alle famiglie, alla società e agli stessi insegnanti.
Fonte: www.ilsussidiario.net/news/scuola-quella-buona-non-fa-prigionieri-gli-studenti/1909810/