Rassegna stampa

Scuola: TOCCAFONDI, Governo inverta rotta rispetto ultimi mesi

― 16 Ottobre 2019

(ANSA) – ROMA, 15 OTT – “La scuola e’ fatta per i ragazzi per  questo deve puntare a migliorarsi. E’ positivo che si richiedano  più risorse e che si punti sulle assunzioni, perché questo  governo ha il dovere di invertire la rotta rispetto ai  precedenti 14 mesi. Puntare al meglio per la scuola significa  concorsi e percorsi formativi dove si scelgono i più bravi e i  più motivati. Significa non aver paura della valutazione, della  qualità e del merito. Significa aprire la scuola alla realtà che  la circonda e non temere l’alternanza scuola-lavoro, quando  questa e’ fatta bene. Il precedente governo l’ha quasi eliminata,  togliendo le risorse alle scuole, cambiandole il nome e  togliendola dall’esame di stato. Si torni indietro, ad iniziare  dai percorsi professionali e tecnici”. Lo ha detto Gabriele  TOCCAFONDI, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura  alla Camera, durante il dibattito a seguito dell’audizione del  Ministro Fioramonti.

“Una inversione di tendenza e’ necessaria anche sull’edilizia  scolastica, magari analizzando con buonsenso l’utilità della  struttura di missione “Italia sicura”, accantonata troppo  presto. Chiediamo anche di valorizzare di più l’autonomia  scolastica. Chi come me ha visto esperienze positive per i  ragazzi nelle scuole e’ testimone che questi percorsi sono  possibili solo se ai docenti e dirigenti scolastici si riconosce  più’ autonomia”, ha proseguito il deputato fiorentino.

“Siamo infine certi che questo governo, e la maggioranza che  lo sostiene – conclude TOCCAFONDI – saranno disposti a dialogare  senza preconcetti sul tema della parità scolastica. Siamo i  primi a lottare contro i “diplomifici”, contro chi si nasconde  dietro la vera parità scolastica. Ma si cambi registro con chi  rispetta le regole e fa scuola a tutti gli effetti, ovvero la  maggioranza assoluta di chi gestisce scuole paritarie. Servono  collaborazione e interventi, iniziando dal riconoscere la  possibilità agli insegnanti delle paritarie di partecipare ai  concorsi, ordinari e straordinari, allo stesso modo dei loro  colleghi delle scuole statali”.(ANSA).

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