Claudio Tucci, Scuola24, 22 gennaio 2020
«Duecentocinquemila posti di lavoro, concreti, offerti dai settori core della manifattura nei prossimi tre anni; e anche stavolta una posizione su tre sarà introvabile. Addirittura faremo fatica a selezionare un under29 su due; un paradosso in un Paese che è quarto per dispersione scolastica (data al 14,5% ma che secondo l’Invalsi arriva addirittura al 20% se consideriamo quella implicita, ndr) e terzultimo per disoccupazione giovanile, davanti solo a Spagna e Grecia. Noi imprese siamo molto preoccupate visto il rapido cambiamento in atto indotto dal 4.0; e a rischiare è anche tutta la nostra economia che senza la sua industria più avanzata perderà posizioni nella competizione internazionale».