Flavia Foradini, ilSole24Ore.com, 25.01.23
“Quattro anni dopo la fine della seconda guerra mondiale Theodor Adorno formulò la sua controversa affermazione, secondo cui scrivere poesia dopo Auschwitz sarebbe stato un atto di barbarie. Una pregnante smentita gli venne da Paul Celan con la sua “Fuga di morte”, il memoriale poetico alla Shoah forse più incisivo e terrificante della lirica tedesca dopo il nazismo”.