Jessica Chia, Corriere.it, 26.01.22
“Poche pagine, la scrittura è precisa e composta, appena appresa alle elementari, ma quello che custodisce è il racconto della tragedia. Sui fogli c’è il conto dei giorni, e alcuni disegni — come un filo spinato che separa il confine italiano da quello svizzero — che rappresentano la fuga dall’Italia di una bambina di 9 anni per salvarsi dalla Shoah”.