Rassegna stampa

Tecnologia. La necessità di una algoretica

― 21 Dicembre 2021

Paolo Benanti, OsservatoreRomano.va, 20.12.21

“«Voglio chiedere, in nome di Dio,
ai giganti della tecnologia di smettere
di sfruttare la fragilità umana, le vulnerabilità
delle persone, per ottenere guadagni,
senza considerare come aumentano
i discorsi di odio, il grooming
[adescamento di minori in internet], le fake news [notizie false],
le teorie cospirative, la manipolazione politica»

PAPA FRANCESCO

(dal videomessaggio di Papa Francesco in occasione del IV Incontro mondiale dei movimenti popolari, 16 ottobre 2021)

Gli appelli del Papa
Lo scorso 16 ottobre Francesco ha rivolto un videomessaggio ai Movimenti Popolari contenente una serie di richieste introdotte dall’espressione: «Voglio chiedere, in nome di Dio…». Il Papa, valorizzando le istanze popolari, i corpi intermedi e gli “scartati” dal sistema, si è appellato a politici, industriali, uomini di cultura e in definitiva a tutti noi proponendo parole profetiche e obiettivi esigenti. I media vaticani, per approfondire le parole del Pontefice e proporre un confronto sui primi possibili passi concreti nella direzione da lui indicata, avviano un dibattito sui contenuti in quel discorso. Il francescano Paolo Benanti, esperto di etica, bioetica ed etica delle tecnologie, riflette sull’appello con il quale Francesco si rivolge ai giganti delle tecnologie per chiedere un cambio di direzione a favore del rispetto della persona umana.

Il digitale, internet e le intelligenze artificiali (Ai) stanno cambiando il mondo: ogni attività umana, dalla medicina alla sicurezza nazionale stanno subendo profonde trasformazioni. Questi sistemi non solo aiutano l’uomo ma in sempre maggiori situazioni danno luogo a sistemi, bot o robot, completamente autonomi”.

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