Patrizio Bianchi, Scuola24.ilsole24ore.com, 20.09.21
“Immaginare la scuola del futuro non è mai un esercizio di stile. Progettare la scuola che verrà significa infatti occuparsi del futuro di un Paese, del suo sviluppo, del benessere delle cittadine e dei cittadini. L’emergenza che stiamo vivendo ha impresso forti accelerazioni nella scuola. Ha generato profondi cambiamenti. La scuola, per reagire a una condizione del tutto inattesa, quella della gestione della pandemia, ha messo in moto energie nuove, si è messa in cammino verso il futuro, avviando dal basso quelle riforme di cui si parla da venti anni. Nei confronti di questa scuola, che non si è fermata, che ha reagito, abbiamo ora un debito: dobbiamo sostenerla e aiutarla a portare avanti quanto è nato spontaneamente in questi mesi, dobbiamo ascoltarne la voce e creare le condizioni, insieme a chi la vive e la anima ogni giorno, per farne una scuola nuova”.