Elena Pontiggia, ilSussidiario.net, 16.11.21
“Un ciclo di incontri coordinati da Luca Doninelli al Centro Culturale di Milano, che si protrarranno fino al marzo 2022, ripensa alla figura e all’opera di Giovanni Testori (1923-1993), di cui si sta avvicinando il centenario della nascita.
“Scrittore, giornalista, poeta, critico d’arte e letterario, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e pittore” lo definisce (per quel che conta) Wikipedia. E già questo diluvio di qualifiche suggerisce la complessità del suo ingegno. Nel campo dell’arte, poi, la sua lezione è più che mai necessaria oggi, perché Testori era uno di quei critici, rari, che hanno seguito la raccomandazione di un altro grande critico, Edoardo Persico, morto in miseria a 35 anni alla metà degli anni trenta: “Bisogna parlare alla gente di cose vive, di quelle cose che urgono dentro di noi”. In tempi di critica sempre più filologica e “scientifica”, come oggi si ama dire, si sente il bisogno anche di una critica filosofica e umanistica come quella testoriana, che sappia muovere dall’arte per agitare temi e questioni che riguardano tutti”.